Kentucky Route Zero: TV Edition

Beautiful game. Felt like playing a game made by coen brothers

Kentucky Route Zero offers an unforgetable experience with abstract narrative and an incredible sound design.

This game won't be for everyone - mostly text based with a complex and at times surreal story.

But I was engrossed, a haunting soundtrack, simple yet cinematic scenes and a challenging story about loss and addiction. Sadly the last act just knocked the score down for me, but I would recommend this game to anyone who wanted who is interested in playing a very unique and at times high brow video game.

Did not enjoy the game.

This world is not my home, I'm just passin' through to build a home.

Credo sia questo il modo migliore di riassumere una delle opere più profonde che abbia mai affrontato nella mia vita.

3 persone, 5 atti e 9 anni di realizzazione. Kentucky Route Zero è innanzitutto una messa in dubbio sullo stato dell'arte: il nostro raccontare storie è troppo razionale e troppo rinchiuso all'interno del singolo medium con cui decidiamo di comunicare.

KRO decide quindi di raccontarsi attraverso la regia cinematografica, il teatro, la letteratura, la musica e l'arte visiva, creando una narrazione videoludica lineare ma anche densa di echi, stralci, frammenti di racconti altrui, in un citazionismo che non è mai fine a se stesso.

Si tratta di un mondo in cui il surrealismo di Lynch si mescola alla malinconia di Hopper, in cui l'economia della parola carveriana si mescola all'idea di romanzo mondo, dove il southern gothic di Flannery O'Connor sfida il modernismo di Joyce. E terminare qui le citazioni coltissime che il gioco lancia ad ogni angolo, sarebbe riduttivo.

In KRO, come nella vita, le storie degli altri sono l'unico vero motore per godere della strada verso una rotta sempre in divenire, il luogo dove finiremo quando anche l'ultimo lavoro sarà completato e proveremo un senso d'abbandono per l'assenza di obiettivi, la crisi economica sarà la nostra vera realtà e ci sentiremo, nelle nostre solitudini, di non appartenere a questo mondo. E sarà lì che il vero viaggio comincerà.

Da dialoghi superbi a noioso in un niente.